La caccia mediatica allo straniero continua: " ...sono stati rintracciati due cittadini stranieri di cui un cittadino tunisino di 32 anni, gravato da diversi precedenti di polizia per reati contro la persona, e l’altro un cittadino del bangladesh di 55 anni, con precedenti di natura amministrativa".
Forse il giornalista della BBC doveva verificare un po' i fatti prima di pubblicare il servizio su Ferrara messo in onda il 24 gennaio scorso: bastava chiedere al Prefetto per sapere che il tasso della criminalità in questa città molto tranquilla è in costante calo, e bastava chiedere a chiunque per sapere che la “somossa” a cui si riferisce il vicesindaco era in verità un paio di cassonetti della spazzatura rovesciati per terra: nessun ferito, nessun “race riots” stile Chicago. Dov'è andata a finire la rinomata professionalità della BBC?
Ne abbiamo parlato più volte, ma lo domandiamo di nuovo: qual è il senso di continuare ad ostentare la provenienza di qualcuno? Cambia il fatto che abbia commesso un reato? No, cambia solo l'immagine che abbiamo (in questo caso) dei nigeriani, che con articoli del genere, prendono le sembianze di spacciatori. Questo non è il livello di giornalismo che ci aspettiamo da una testata che dovrebbe attenersi a seguire un codice deontologico.
Ecco il testo del volantino distribuito da Cittadini del Mondo in occasione della visita di Salvini a Ferrara il 3 maggio 2019:
LA SICUREZZA E’ UN DIRITTO, e’ una cosa seria, si costruisce assieme. Diciamo NO a paura e odio diffusi per interesse elettorale, Ferrara è una città aperta e sicura ma viene dipinta come “città sotto assedio”, “città pericolosa”. Cercano di guadagnare voti con promesse di soluzioni semplici e radicali come l'uso dell'esercito, scelta rarissima persino nei quartieri più violenti delle metropoli europee. Tante promesse urlate nessun progetto realistico o realizzabile. Anche se i reati complessivi sono in calo, in certe zone della nostra città alcuni atti criminali sono in aumento. I problemi che esistono nel quartiere “Giardino” vanno contrastati: spacciatori e comportamenti scorretti vanno perseguiti, la legge va applicata. Questa criminalità va contrastata dai professionisti delle forze dell'ordine lavorando in collaborazione coi servizi sanitari e socio-educativi, che devono avere tutte le risorse e le competenze necessarie per svolgere il lavoro e coinvolgere le comunità. Non esistono soluzioni a basso costo. Non esistono soluzioni semplicistiche e militaristiche. Controlli a tappeto per strada, sopratutto se percepiti come ingiusti e discriminatori, sono poco efficaci nel lungo termine e, secondo studi e verifiche di altri Paesi, rischiano di contribuire ad un aumento della violenza e dei conflitti sociali. LA SOLUZIONE NON E' MILITARE.
In un contesto di crescente povertà, le prime vittime della criminalità sono sempre i più poveri, i più vulnerabili. In Italia, e in tutto il mondo, la povertà è sempre stato terreno fertile per l'instaurarsi della cultura dell'illegalità. Uno dei primi doveri delle autorità cittadine è quello di proteggere i cittadini più disagiati, per il bene di tutti. Le esperienze di centinaia di città in tutto il mondo ci insegnano che questo lavoro si basa anche sulla creazione di canali di comunicazione e di legami di fiducia con le comunità più a rischio. Se ci sono bambini che hanno difficoltà ad andare a scuola vanno aiutati, se ci sono donne che hanno bisogno di uno spazio, cerchiamolo insieme. Le barriere linguistiche e culturali vanno superate puntando anche sulla collaborazione delle famiglie, dei figli scolarizzati in Italia. Il rapporto di fiducia con i giovani della prima generazione dell'Italia multietnica è molto importante.
Questa è l'Italia del futuro. CITTADINI DEL MONDO... nel mio Paese nessuno è straniero.
Troviamo disgustoso il "titoletto" dell'ultima foto : il nigeriano ferito nella rissa. Cos'è, se uno ha la pelle bianca è un ragazzo, mentre se uno ha la pelle nera è nigeriano, marocchino ecc? E poi perché ci devi mostrare il tipo ferito in una foto del genere? Sembra la foto di un animale ferito e lasciato a morire, non di una persona, per quanto stupida. E solita storia, porre "africani" nel titolo dell'articolo che parla di violenza crea un'errata associazione nel lettore tra la violenza e tutte le persone africane...
Nella sua accezione negativa, lo straniero indica una popolazione nemica, ostile, non un delinquente o uno spacciatore, come invece si trova spesso nei giornali. Troppe volte la parola "straniero" viene usata erroneamente in contesti negativi, rischiando di toglierle dignità nella sua accezione positiva (e più comune).