Il 25 novembre si è celebrata la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Perché proprio questa data?
La data è stata scelta per commemorare tre sorelle, Patria, Minerva e María Teresa Mirabal, vissute nella Repubblica Domenicana e assassinate il 25 novembre 1960, per ordine del dittatore Rafael Leónidas Trujillo, per aver fondato, insieme ai mariti, un movimento insurrezionale contro il regime totalitario.
Il 25 novembre, in omaggio alle sorelle Mirabal, si è tenuto nel 1980 in Colombia il primo Incontro Internazionale Femminista e, il 17 dicembre 1999, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite stabilì che tale anniversario fosse dedicato alla «Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne».
In Italia com’è la situazione delle donne?
Come avviene per l’8 marzo (Festa della Donna), in questa giornata vengono pubblicati diversi articoli, video, post online e servizi che sensibilizzano sulla tematica e che mostrano rispetto per le donne, condannando la violenza. Eppure, nei primi 10 mesi del 2019 in Italia ci sono stati 94 femminicidi, uno ogni tre giorni: di questi, 80 commessi in ambito familiare/affettivo e 60 all’interno di una relazione di coppia.
Inoltre, spesso si leggono commenti su social e si sentono discussioni in televisione nei quali emerge uno screditamento delle donne e persino disprezzo.
- È notizia del 22 novembre, ad esempio, che il sindaco leghista di Serravalle rifiuti la panchina rossa contro la violenza sulle donne, giustificandosi con "Stona con le altre". Per non parlare di altri comuni, come Forlì, in cui la giunta leghista ha deciso di non autorizzare uno dei progetti, finanziati dalla regione, di contrasto alla violenza legata al genere e all’orientamento sessuale.
- È da questa estate che si parla di Lucha y Siesta, centro antiviolenza nel quartiere Tuscolano (Roma), che sta per essere sgomberato, con lo scopo di venderlo e risanare ATAC, lasciando molte donne senza un luogo sicuro dove andare.
- I centri antiviolenza non ricevono adeguati fondi statali, che arrivano a singhiozzo dalle regioni: a inizio ottobre solo il 34% dei 12,4 milioni stanziati nel 2017 è stato erogato, lo 0,4% per il 2018 e ancora nessuna risorsa è stata assegnata per il 2019.
- Gli stereotipi di genere e di ruolo sono le basi su cui si costruisce e si giustifica la violenza. Secondo L’ISTAT, sul tema della violenza nella coppia, il 7,4% delle persone intervistate ritiene accettabile sempre o in alcune circostanze che “un ragazzo schiaffeggi la sua fidanzata perché ha civettato/flirtato con un altro uomo”, il 6,2% che in una coppia ci scappi uno schiaffo ogni tanto. Rispetto al controllo, invece, sono più del doppio le persone (17,7%) che ritengono accettabile sempre o in alcune circostanze che un uomo controlli abitualmente il cellulare e/o l’attività sui social network della propria moglie/compagna.
- I media sono pieni di articoli, meme, post, commenti e servizi sessisti e maschilisti, che (quasi) giustificano le violenze subite da una donna. Negli articoli si trovano le parole “raptus d’ira” e “l’ha uccisa per troppo amore”, quando si parla di femminicidio. Anche in televisione non va meglio: l’ultimo caso riguarda l’intervista di Bruno Vespa a Lucia Panigalli, sopravvissuta alla violenza di un uomo (che ora è in libertà), in cui i commenti dell’intervistatore sono stati pieni di pregiudizi e di luoghi comuni, come ad esempio “Se avesse voluto ucciderla l’avrebbe uccisa… dai!”, “Quell’uomo era follemente innamorato di lei, al punto da non volerla dividere se non con la morte?”.
- Allora come festeggiare veramente questa ricorrenza (così come quella dell’8 marzo)?
Incentivate l’educazione priva di stereotipi e di pregiudizi di genere! Scoraggiate gli altri a fare commenti sessisti! Denunciate! Chiamate il 1522! Recatevi al centro antiviolenza più vicino (https://www.direcontrolaviolenza.it/i-centri-antiviolenza-in-italia/)! Chiedete aiuto a persone vicino a voi e aiutate altre persone! E ricordatevelo, fatelo tutti i giorni, non solo nelle giornate commemorative!
Per sapere cosa si intende per violenza contro le donne visitate questo blog:
https://unaltrogeneredirispettoblog.wordpress.com/2018/02/16/i-tipi-di-violenza-contro-le-donne/?fbclid=IwAR3CXU-xPIJ5Kqo6rIvCt2l70xcv_WuuAkzvxf1lQKEHBBd9KjanxuwDaOY.
Fonti:
https://unaltrogeneredirispettoblog.wordpress.com/2016/01/28/il-significato-del-25-novembre/?fbclid=IwAR1l48Rn5tstWM9krwd-zS5oA41YTJAkiXhMcSNizAHeZSHgDlHgKIG6kZ8
https://www.globalist.it/news/2019/11/22/il-sindaco-di-destra-di-serravalle-rifiuta-la-panchina-rossa-contro-la-violenza-sulle-donne-stona-con-le-altre-2049419.html?fbclid=IwAR2z2jpIyZgziUh-JcbCb-8BjLs3FdwlvPa2L8FDG8VrGkA3hDNeQk5_hj8
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/11/27/forli-lega-dice-no-a-progetto-finanziato-dalla-regione-contro-violenza-di-genere-e-omofobia-noi-sosteniamo-la-famiglia-tradizionale/5581490/
https://www.youtube.com/watch?v=oyVQZIjaxCM&fbclid=IwAR03XrNVifwi21MpAhGlCVd8DWb8iMVuNphCZQCF66K_wCEfAsIdJkcKXtQ
https://www.istat.it/it/archivio/235994?fbclid=IwAR2XzZPbHFYh-5UTn3zR80VinCEkAs-jnEEqgQouIcN4zV3uoKhA75kdSHM
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/09/19/bruno-vespa-e-lintervista-a-lucia-panigalli-uno-tsunami-dei-peggiori-pregiudizi-sulla-violenza-contro-le-donne/5462784/